Descrizione
La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che il Reddito di cittadinanza sarà abolito e al suo posto vengono introdotti:
- A partire dal 1-9-2023 Supporto alla formazione e al lavoro (misura che prevede l'attivazione al lavoro - Legge del 3 07 2023 n 85)
- A partire dal 1-1-2024 L’assegno di inclusione (una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale (Legge 85 del 3 luglio 2023)
Al fine di garantire un efficiente gestione delle domande, si prega di seguire le seguenti indicazioni:
- quando la domanda di Assegno di Inclusione viene accolta, bisogna evitare di chiamare o presentarsi direttamente in Comune;
- l'assistente sociale incaricata/o del caso contatterà direttamente la persona non appena la domanda comparirà sulla piattaforma dedicata e la domanda verrà presa in carico.
(Questa modalità mira a garantire un servizio più rapido ed efficiente)
Per eventuali domande o chiarimenti, vi invitiamo a chiamare i seguenti contatti telefonici del Servizio Assegno di Inclusione:
- 0225308526: il venerdì dalle 9.30 alle 12.30
- 0225308211: il martedì dalle 14.30 alle 17.00
- 0225308543: il lunedì dalle 9.30 alle 12.30
In caso di non risposta, vi chiediamo gentilmente di lasciare un messaggio nella segreteria telefonica specificando il vostro nome, cognome e il motivo della chiamata.
Chi può chiedere l’Assegno di inclusione
Si può chiedere l’Assegno se nel nucleo familiare c’è almeno una persona:
- con disabilità
- con almeno almeno 60 anni
- minorenne
- in condizioni di svantaggio. inserita in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari del territorio, come ad esempio:
- persona con dipendenze
- donne vittime di violenza
- persone in carico ai servizi psicologici e psichiatrici
- persone senza fissa dimora iscritte all’Anagrafe del Comune, che si trovano in una condizione di povertà tale da non poter reperire e mantenere un’abitazione in autonomia e che sono in carico ai servizi sociali
Se nel nucleo familiare c’è almeno una persona con le caratteristiche scritte sopra, è possibile richiedere l’Assegno di inclusione solo se al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’Assegno, si posseggono i seguenti requisiti:
di cittadinanza
- essere cittadino europeo o un familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.
- essere cittadino di paesi terzi extra UE in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiorni di lungo periodo.
- essere titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria).
- residenza in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. Questo vale anche per tutti i componenti del tuo nucleo familiare.
economici
- avere un valore dell’ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro.
- un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
- un valore ai fini IMU del patrimonio immobiliare oltre la prima casa non superiore a 30.000 euro. Il valore dell’abitazione principale non può essere superiore a 150 mila euro.
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a 6.000 euro. La soglia aumenta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di altri 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Questi importi aumentano di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente.
Non si può chiedere l’Assegno
Se il richiedente o un componente del nucleo familiare ha o è intestatario di:
- autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta 36 mesi prima della richiesta o navi, imbarcazioni da diporto e aeromobili di ogni genere.
- risulta disoccupato a seguito di dimissioni volontarie fino a 1 anno dalla data delle dimissioni. Questo non vale per le dimissioni per giusta causa e per le risoluzioni consensuali del contratto di lavoro intervenute nell’ambito della procedura di conciliazione (di cui all’art. 7 della Legge 15 luglio 1966, n. 604).
- è sottoposto a misura cautelare o a misura di prevenzione.
- ha sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
- risiede in strutture a totale carico pubblico (ad esempio le famiglie inserite in comunità, RSA in cui la retta è interamente pagata dal Comune, etc).
Come chiedere l'Assegno di inclusione
E' possibile fare domanda di ADI tramite SPID/CIE sul sito INPS oppure presso i patronati e i CAF (Centri di Assistenza Fiscale).
Informazioni nel dettaglio sul sito del Ministero del Lavoro
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Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2024, 16:27